La giornata mondiale del pistacchio, che si celebra il 26 febbraio, è dedicata a uno degli ingredienti più versatili e apprezzati in cucina, noto per le sue eccellenti proprietà nutrizionali e per i benefici alla salute.
Diversi autori greci ed ellenistici parlano nelle loro opere del pistacchio, originario nei territori del Medio Oriente, specie la Persia, dove in età molto antica veniva coltivato. I riferimenti storici sono preziosi per comprendere l’importanza di questa pianta nelle culture antiche e il suo ruolo nell’alimentazione. Nel suo lavoro “I Dipnosofisti”, Ateneo di Naucrati, scrittore e sofista greco vissuto nel II secolo, menziona il pistacchio chiamandolo con vari nomi come bistachion, pistakia o pistakion, e descrivendone la coltivazione sia in Persia sia in India.
Il pistacchio è un albero che può raggiungere un’altezza di circa 11-12 metri, ma generalmente si ferma a 5-6 metri; è molto longevo e può vivere fino a 300 anni. Il suo legno di colore giallino è duro e denso. In Italia sono rinomati i pistacchi di Adrano sulle pendici dell’Etna, di Raffadali, quelli di Stigliano in provincia di Matera, ma soprattutto quelli di Bronte, cittadina in provincia di Catania. La zona di Bronte è particolarmente adatta alla loro coltivazione grazie al clima e al terreno vulcanico, che conferiscono al frutto un sapore unico e un colore intenso. Per questo motivo il pistacchio di Bronte, che ha acquisito il marchio Dop, è considerato uno dei migliori al mondo e viene spesso chiamato “l’Oro Verde” per il suo alto valore commerciale.
L’alimento è formato da lipidi, proteine, carboidrati, sali minerali e molte vitamine. Secondo studi scientifici alcune delle molecole presenti nel pistacchio possono proteggere la salute cardiovascolare; in particolare sembra che i semi siano utili contro l’ipercolesterolemia e che possano esercitare effetti antinfiammatori. Inoltre il pistacchio contrasterebbe alcuni disturbi sessuali ed è considerato un afrodisiaco per eccellenza. Quindi fa bene all’amore. Secondo una leggenda dell’antica Persia gli amanti si incontravano sotto gli alberi di pistacchio e ascoltavano il suono dei frutti che si schiudevano sotto la luna.
La raccolta dei pistacchi avviene ogni due anni, tra fine agosto e ottobre, e per tradizione in Italia viene fatta negli anni dispari.
I frutti vengono impiegati soprattutto nell’industria alimentare, specie in quella dolciaria. Sono ingredienti per torte, biscotti, creme spalmabili e gelati. Le ricette sono numerose e variano dai dolci ai piatti salati.
La pasta con pesto di pistacchi e gamberi è un primo piatto cremoso e prelibato. Il cous cous all’italiana riunisce molti sapori mediterranei, dalle cozze alle vongole, dallo zafferano ai pomodorini e, naturalmente, al pistacchio. Il filetto di tonno in crosta di noci e pistacchi è un piatto gustoso e delicato. Così come lo è il filetto di manzo in crosta. Il tiramisù al pistacchio è una variante golosa del classico dolce italiano. La torta al pistacchio è perfetta per occasioni speciali. Il cheesecake al pistacchio è un dolce con morbida crema a base di pistacchi che non richiede cottura.
Buon appetito e buon anniversario al pistacchio!
Francesco Gentile