Mese bizzarro è febbraio, più corto degli altri con i suoi soli 28 giorni, abitato dal segno dell’Aquario che lo denota come dimora degli spiriti liberi e anticonformisti. Senza dimora, nel 1990, era anche una giornata in cui celebrare il felino per eccellenza da compagnia dell’uomo. Così la giornalista Claudia Angeletti, responsabile della rivista Tuttogatto, propose un referendum ai suoi lettori per istituire la data in cui rendere omaggio a questi eleganti animali.
Nel mondo il gatto viene festeggiato in giorni diversi, in Giappone ad esempio è il 22 febbraio perché il verso del gatto ricorda molto la pronuncia del numero 22 in lingua nipponica. Celebrato con cat cafè e un’isola privata solo per i felini, i gatti, in Giappone sono sinonimo di fortuna e prosperità del raccolto.
In Italia, invece, cade di 17 febbraio giorno scelto per vari motivi: perché febbraio era detto il mese “dei gatti e delle streghe”, per la sinistra fama del numero 17 ricollegato all’idea di sventura dei gatti neri e perché sempre il numero 17 scomposto lo si può interpretare come 1 vita per 7 volte.
Nell’antico Egitto il gatto era visto come simbolo di maternità e eleganza. Considerati sacri dalla civiltà, sono state ritrovate anche mummie di gatti all’interno di sarcofagi e tombe di membri della nobiltà. Anche i romani li celebrarono in varie forme, da statue a pitture, e tale rimase la loro fama fino al medioevo quando, appunto, venne associata al culto del diavolo e della stregoneria. Gli si attribuivano poteri soprannaturali tra cui la capacità di avere più di una vita, addirittura 9.
La loro caratteristica di avere molteplici vite e di portare sfortuna, specialmente se con il pelo nero, è stata tramandata fino nella cultura popolare grazie a racconti e romanzi. Leali complici e fedeli assistenti i gatti neri sono spesso raffigurati insieme a esseri magici di vario genere e riutilizzati nella cultura di massa. Basta pensare a Salem di Sabrina o allo Stregatto di Alice nel paese delle meraviglie.
Celebri scrittori dell’horror come Edgar Allan Poe e Lovecraft si sono ispirati a loro per creare testi come Il gatto nero di Poe e I gatti di Ulthar di Lovecraft. Ma i gatti sono anche protagonisti di molteplici fiabe, prima fra tutte, Il gatto con gli stivali di Perrault che lo trasforma in un veloce spadaccino al servizio del bene. Gli Aristogatti e Cats mettono al centro della narrazione le buffe avventure di colorati gatti musicisti.
Nelle storie contemporanee, il gatto ha un’accezione totalmente positiva. Tom (di Tom e Gerry), Garfield, Doraemon o Silvestro sono solo alcuni dei nomi dei felini più famosi che fanno sognare e divertire grandi e piccini. FITeL Emilia Romagna non è da meno ama e supporta questi felini, accudendone alcuni come personali amici felini.
Eleonora Poli