“Non è bene che l’uomo sia solo”.
Con queste parole, che rinviano alla necessità di curare le relazioni umane per curare il malato, Papa Francesco apre il suo messaggio in occasione della Giornata del Malato, istituita trentadue anni fa da Giovanni Paolo II nella ricorrenza dell’apparizione della Madonna a Lourdes.
La Giornata del Malato intende onorare i malati, promuovere la solidarietà – che certamente non deve limitarsi a questa sola giornata – e sottolineare la necessità e l’urgenza di un’assistenza sanitaria professionale e di qualità. È un momento di riflessione in cui le persone di tutto il mondo sono chiamate a sostenere coloro che affrontano la malattia, sia essa cronica o temporanea, sia chi ne viene travolto sia chi è capace di affrontarla con coraggio e determinazione, dimostrando una forza interiore incredibile.
Essere empatici e solidali con coloro che affrontano la malattia contribuisce a creare comunità più forti e amorevoli, anche perché la malattia può colpire chiunque. È quindi fondamentale sottolineare l’importanza della consapevolezza riguardo alle sfide che i malati affrontano quotidianamente. Ed è per questo che occorre sensibilizzare l’opinione pubblica, rendendola edotta sull’impatto fisico ed emotivo delle diverse malattie e sui trattamenti disponibili, di modo che tutti possano contribuire a creare un ambiente più comprensivo e accogliente.
Occorre un impegno costante nel sostenere i malati, garantendo che abbiano accesso a cure adeguate e che la società sia inclusiva nei loro confronti. Inoltre occorre promuovere costantemente uno stile di vita sano per prevenire le malattie.
La Giornata del Malato può fungere da catalizzatore per sensibilizzare anche su questo tema, cioè sull’importanza della prevenzione, incoraggiando la popolazione ad adottare abitudini di vita sane e a sottoporsi a controlli regolari, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità. Tantissimi studi scientifici dimostrano l’importanza della prevenzione e della promozione della salute non solo per favorire il benessere e la qualità della vita delle persone ma anche per ridurre l’incidenza delle malattie e la mortalità e, di conseguenza, i costi a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e della società intera. Malattie come il diabete di tipo due, alcuni tipi di tumori e di demenze si possono in parte prevenire. Quasi l’80 per cento degli ictus e delle malattie cardiache sono evitabili se si fa una buona prevenzione e se le persone sono disposte a modificare il proprio stile di vita.
Infine occorre riflettere sulle disuguaglianze nell’accesso alle cure mediche, spingendo la società verso soluzioni che garantiscano a tutti l’accesso a cure adeguate, indipendentemente dal luogo in cui vivono le persone e dalla loro condizione economica.
La Giornata del Malato, dunque, deve essere un momento di riflessione, di riconoscimento del coraggio e della forza dell’uomo, di impegno affinché ogni individuo possa affrontare la malattia con dignità, potendo contare sul supporto degli altri e su quello dell’istituzione sanitaria.
La compassione e la solidarietà sono le chiavi per costruire comunità più forti e resistenti e per riorganizzare positivamente la propria vita a seguito di un evento critico come la malattia.
Laura Scandellari
Presidente Fitel Emilia Romagna