Oggi, 12 maggio, si celebra in tutto il mondo la giornata internazionale dell’infermiere. Queste figure silenziose che abitano le corsie degli ospedali oggi diventano protagoniste.
Nata per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di questa figura sanitaria, la giornata internazionale dell’infermiere coincide con la nascita della prima infermiera inglese Florence Nightingale. Nata nel 1820 a Firenze, Florence propose l’integrazione della statistica nelle scienze infermieristiche e una riforma degli ospedali da campo utile a velocizzare i ricoveri dei feriti. Nota come la donna con la lanterna Florence Nightingale ha aperto la strada all’infermieristica moderna.
Ogni anno, il tema centrale della giornata viene scelto dalla Federazione Nazionale delle professioni infermieristiche (Fnopi). Per il 2022 il messaggio è strettamente collegato con il congresso “Ovunque per il bene di tutti – Infermieristica di prossimità per un sistema salute più giusto ed efficace” che si chiuderà proprio oggi a Palermo.
Per l’occasione sono state realizzate tre locandine con degli slogan significativi al ruolo dell’infermiere:
L’infermiere è vita: senza infermieri il rischio di mortalità aumenta del 30%
L’infermiere è relazione: senza infermieri non c’è prossimità territoriale e le cure del paziente rischiano di essere abbandonate
L’infermiere è futuro: senza infermieri il nostro servizio sanitario nazionale non cresce
Spesso invisibili, l’importanza degli infermieri diventa rilevante solo quando viene meno, come accaduto qualche anno fa durante lo scoppio della pandemia da Corona Virus. Sopraffatti dall’aggressività di questo nuovo virus, gli infermieri degli ospedali italiani e mondiali sono diventati i volti della pandemia: addormentati nei corridoi, segnati dalle mascherine e dalle pesanti protezioni obbligatorie, caduti a causa della pericolosità della malattia. Gli eroi in corsia venivano chiamati. Un mestiere come un altro, fino ad ora invisibile, catapultato al centro dell’attenzione.
FITeL Emilia Romagna annovera con orgoglio tra i suoi circoli, il circolo Ravone dell’Ospedale Maggiore di Bologna. Il loro presidente, Maria Cristina Pirazzini, anche Vice Presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche della città di Bologna, gestisce un circolo composto da circa 800 soci che, nei mesi di pandemia, si è distinto per l’aiuto alla comunità e ai colleghi.
Molte le iniziative in tutta Italia e nel mondo. Da sottolineare la mostra internazionale a servizio della sanità e dell’assistenza, Exposanità, a Bologna Fiere fino al 13 maggio 2022.
Il tempo trasforma in coraggio ogni nostra azione. Mantenere una mente lucida è importante sia durante una pandemia globale che durante un qualsiasi turno in una giornata di sole. Nessuna vita è più importante di un'altra, non ci sono seconde occasioni. In questa giornata internazionale dell’infermiere dobbiamo ricordarci di loro, di tutti quei camici che incrociamo di sfuggita in ospedale e che potrebbero, un giorno, salvarci la vita.
Eleonora Poli