Costituita come la più grande organizzazione umanitaria del mondo, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa vengono celebrate oggi domenica 8 maggio. La federazione internazionale delle società di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa è un’organizzazione internazionale non governativa che ha come obiettivo quello di ispirare e sostenere l’azione umanitaria delle società che ne fanno parte. Tra queste, ovviamente, c’è anche la Croce Rossa Italiana.
Nata a Ginevra nel 1863 da un’idea di Jean Dunant per soccorrere i militari, il comitato della Croce Rossa inizia a raccogliere sempre più consensi con il passare degli anni. A causa di una crescita dei conflitti mondiali e della disparità tra alcuni paesi del mondo, la Croce Rossa apre le porte a migliaia di volontari.
Fondata su alcuni principi morali come l’umanità e l’imparzialità, il movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa stila sette principi fondamentali: oltre ai già citati umanità e imparzialità si aggiungono neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità. Così recita il primo principio.
Nato dalla preoccupazione di soccorrere senza discriminazioni i feriti dei campi di battaglia, il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, sia a livello internazionale che nazionale, opera per prevenire e alleviare in ogni circostanza le sofferenze degli uomini. Si applica a proteggere la vita e la salute, e a far rispettare la persona umana. Opera per la reciproca comprensione, l'amicizia, la cooperazione e una pace durevole tra tutti i popoli.
La prima celebrazione della giornata della Croce Rossa è avvenuta l’8 maggio in occasione dell’anniversario di nascita del fondatore svizzero Dunant, nel 1948. Da allora, ogni anno, il mondo celebra questo organismo di volontariato che sostiene la sanità nel mondo.
Durante il periodo del Covid, i volontari hanno salvato innumerevoli vite rischiando a loro volta la loro. Così come, periodicamente, fanno nelle missioni umanitarie nei paesi più poveri come Africa e Sud Est Asiatico. Svolge quindi attività sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Così descrivono il loro lavoro svolto durante gli ultimi mesi:
Abbiamo tenuto la mano dei pazienti nelle ambulanze in biocontenimento, rimanendo vicini ai malati nelle strutture sanitarie e bussando alle porte di chi era solo. Attraverso il servizio di ascolto psicologico nessuno è rimasto solo con le proprie paure. Le nostre donne e i nostri uomini hanno suonato ai campanelli delle case degli italiani portando spesa, farmaci ma, soprattutto, sorrisi e calore.
Invisibili seppur vestiti di rosso fuoco, i volontari della Croce Rossa Italiana (e internazionale) lavorano ogni giorno per soccorrere cittadini bisognosi d’aiuto e attenzioni, senza ricevere nulla in cambio se non un sentito grazie.
Eleonora Poli