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I nostri primi nove anni

Intervista con Gianandrea Bianchi, presidente di Lepidus Aps e promotore del World Humor Award

È giunto alla nona edizione il concorso World Humor Award, al quale partecipano le migliori firme dell’umorismo grafico mondiale nelle due sezioni Disegno Umoristico/Cartoons e Caricatura. Quest’anno il concorso, dedicato a Giovannino Guareschi, si è tenuto alle Terme Respighi di Tabiano Bagni (Salsomaggiore) e la cerimonia di premiazione ha avuto luogo il 7 settembre. Non è stato facile, data l’elevata qualità dei lavori pervenuti, il compito della giuria, presieduta da Guido De Maria e composta da Lucio Trojano, Olivier Raynaud, Marco De Angelis, Javier Richard, Laura Panini, Raffaella Spinazzi, Marzio Dall’Acqua, oltre che dall’organizzatore Gianandrea Bianchi, presidente di Lepidus Aps e promotore del premio. A lui abbiamo chiesto un bilancio della manifestazione di quest’anno e del percorso tracciato dall’inizio a oggi.

Bianchi  È stato un percorso straordinario. In questi nove anni il World Humor Award è cresciuto molto, non solo in termini di partecipazione ma anche di qualità delle opere. All’inizio era un evento piuttosto ristretto, ma oggi abbiamo visto un aumento significativo della conoscenza degli autori, sia quelli che partecipano al concorso sia quelli che invitiamo. Quest’anno, ad esempio, abbiamo introdotto uno spazio speciale dedicato ai caricaturisti, il che ha facilitato un contatto più diretto col pubblico.


Fitel ER  Come è nato il World Humor Award, sia come nome che come idea?

Bianchi: È nato da una riflessione personale e dall’osservazione del salone dell’umorismo di Bordighera, che si è concluso nel 1999. Volevo dare vita a una nuova tradizione, un modo per valorizzare l’umorismo come patrimonio locale. È stata una scommessa personale, e sono felice che abbia preso piede.


Fitel ER  Che impatto ha l’umorismo sul linguaggio contemporaneo e sui social?

Bianchi  Il linguaggio di oggi è spesso diretto e superficiale. Molti si limitano a “guardare il dito” e non vedono il messaggio sottostante. Io cerco sempre contenuti che offrano prospettive alternative, proprio come ci insegna Mark Twain con la storia di Tom Sawyer. L’umorismo deve stimolare la riflessione.


Fitel ER  Quest’anno il tema era “Il senso della vita”. Qual è stata la risposta degli autori e del pubblico a un argomento così impegnativo?

Bianchi  Sorprendente. Nonostante la complessità del tema le persone hanno risposto con grande creatività. Le vignette e le caricature hanno toccato punti di vista molto diversi, ed è stato un confronto stimolante.


Fitel ER  Qual è il tuo artista preferito e perché?

Bianchi  Non ho un artista preferito in senso assoluto. Piuttosto, ogni anno ci sono disegni che mi colpiscono di più. Quest’anno ad esempio mi ha toccato la vignetta di un artista cinese: rappresenta un germoglio che sogna di diventare una grande pianta ma poi incontra la realtà. È una bella metafora delle sfide quotidiane e della nostra aspirazione alla crescita.


Fitel ER  Cosa bolle in pentola per la decima edizione?

Bianchi  È un’edizione che merita una particolare attenzione. Stiamo considerando di riproporre alcuni autori che hanno partecipato in passato ma non abbiamo ancora deciso nulla di concreto. Sarà un’occasione speciale e non vediamo l’ora di metterci al lavoro.


Fitel ER  In futuro la partecipazione sarà aperta ad altri modi di espressione oltre alle vignette e alle caricature, ad esempio i video?

Bianchi  Sì, ci stiamo pensando. I video possono offrire nuove dimensioni all’umorismo, ma già con le sole vignette c’è tanto materiale da valutare. Potremmo optare per una segnalazione da parte della giuria, simile a quanto fatto nel mondo del fumetto e della letteratura.


di Laura Scandellari

Presidente Fitel Emilia Romagna Aps

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