“Con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”. Cantava così l’indimenticato Pierangelo Bertoli nel lontano 1979, quando ancora la Granfondo Dieci Colli non era nemmeno nelle idee e nei pensieri di quelli del Circolo G. Dozza. Sarebbe arrivata qualche anno dopo, nel 1985, e va da sé che si porta dietro un bel po’ di tradizione. E appunto, ricordando un passato importante ma con l’intenzione di fissare obiettivi futuri, la macchina organizzativa sta lavorando a pieno regime alla 38a edizione di domenica 2 giugno 2024, perché poi il presente è adesso.
Il tour
A regalare una spinta in più alla “Dieci Colli Arrow” è l’occasione regalata un mese dopo da un evento storico sulle nostre strade. Per la prima volta in assoluto infatti, il Tour de France partirà dall’Italia e domenica 30 giugno andrà in scena la tappa Cesenatico-Bologna. Il terzo evento sportivo più seguito al mondo farà quindi tappa nel capoluogo emiliano e di conseguenza gli organizzatori della Dieci Colli Arrow hanno pensato di omaggiare in un qualche modo questo avvenimento. La cosa più logica è stata ricalcare, anche solo per pochi chilometri, il tracciato che percorreranno i protagonisti della Grand Boucle: la gara salirà sullo strappo del Botteghino di Zena, dando alle/agli iscritti la possibilità di cimentarsi su una delle salite che affronteranno poi i professionisti in corsa per la maglia gialla. Si percepirà una sorta di magia lungo quei tremila metri circa, perché poi è anche di queste emozioni che si vive.
Il percorso
Sono due le grandi novità dell’edizione 2024. La prima: il ritorno del quartier generale della corsa ai Giardini Margherita: una “casa” naturale, un luogo che risponde a tutte le esigenze per una buona riuscita della manifestazione, come già accaduto in edizioni precedenti. La seconda, e questa è ancora una novità assoluta, è che il percorso sarà unico. Non più Mediofondo e Granfondo, ma un unico tracciato con un chilometraggio che risulta essere un giusto compromesso. Una scelta che va anche nella direzione di creare il minor disagio possibile alla viabilità cittadina. I corridori dovranno quindi affrontare 117,300 chilometri, per un percorso non durissimo ma nemmeno di quelli da prendere sotto gamba.
Il villaggio
Ai Giardini Margherita sarà una festa fin dalla vigilia. Il Villaggio prenderà forma e vita, rappresentando un punto di incontro per tutte e tutti: ciclisti, accompagnatori, appassionati, ma anche semplici curiosi. Piazzale Jacchia sarà riservato a una parte tecnica, con esposizioni dedicate ai cicloamatori, ma anche all’intrattenimento con DJ e musica, e alla novità del Food&Beverage, con mezzi attrezzati per lo street food. Anche i bambini troveranno la giusta attrattiva con Pompieropoli e altre iniziative dedicate. Naturalmente il clou è previsto per domenica 2 giugno, quando, fin dalle prime luci dell’alba, i Giardini Margherita accoglieranno la colorata carovana dei corridori, per riabbracciarla qualche ora più tardi, dopo l’arrivo con le premiazioni che vedranno presente e partecipe, come ormai da anni, anche Fitel Emilia Romagna.
Domenica 2 giugno sarà allestito anche il Kids Bike Park, dedicato a bambini e ragazzi. Sarà l’occasione per festeggiare la fine del corso con tutti i partecipanti ai Bike Park organizzati da Città Metropolitana di Bologna. Si tratta di una proposta che ospita corsi di insegnamento all’uso della bicicletta, di educazione stradale e di conoscenza della Bicipolitana, per consentire autonomia di movimento anche ai più piccoli.
Marco Tarozzi
Direttore della rivista “Nuovo Informatore” del Circolo Giuseppe Dozza Tper Aps
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