L’ultimo numero dell’anno di Tempo Libero (n. 139) permette di fare il punto sulle questioni che riguardano la nostra vita associativa e di dare uno sguardo a quanto sta avvenendo intorno a noi.
Alcuni dei temi considerati li troverete trattati più diffusamente nella rivista, altri saranno argomento di discussione per il nostro prossimo Congresso.
Infatti il 2025 sarà l’anno del decimo congresso di Fitel.
Il 2025 continuerà a essere, sulle orme dell’anno passato, un anno molto complicato sul piano delle vicende internazionali. Le guerre purtroppo non tendono a finire nel breve, anzi sembra che i vari fronti si radicalizzino e tendano ad allargarsi assumendo sempre di più una dimensione mondiale. Anche gli atti terroristici che già hanno segnato l’inizio dell’anno rafforzano la grande incertezza con cui saremo costretti a vivere nel prossimo futuro e di cui sarebbe illogico non tenere conto anche nelle nostre attività.
Sul piano nazionale, tralasciando considerazioni più complessive su quanto sta avvenendo sulla scena delle decisioni politiche, riguardo alla legge finanziaria appena approvata ci associamo al giudizio del Forum del Terzo settore, che, a causa di quanto disposto in relazione al mondo dell’associazionismo e del volontariato, denuncia:
“Colpiti i più deboli e chi li aiuta”.
E dunque il congresso che ci aspetta e le discussioni preparatorie saranno tappe impegnative ed essenziali per la Federazione nell’anno che è anche quello giubilare dedicato alla speranza, concetto che laicamente facciamo nostro e che sarà alla base delle nostre proposte e delle nostre iniziative.
Facendo un bilancio di quanto avvenuto nel corso del 2024, possiamo affermare che complessivamente è stato un anno di grande impegno con buoni risultati e ancora alcuni problemi di base da risolvere. Abbiamo superato i 130mila soci e l’adesione di più di 600 associazioni, il che costituisce un piccolo record. Ma non abbiamo risolto la questione della scarsa omogeneità organizzativa territoriale: questo sarà uno degli argomenti principali che continueremo ad affrontare nel prossimo congresso.
Hanno aderito a Fitel importanti reti associative - AnasSanità, Anciu, Centopassi, Fisa - ognuna con progetti e attività che hanno arricchito l’offerta complessiva della Federazione e a cui garantiamo servizi e sostegni indispensabili; ma la cosa più rilevante è che queste collaborazioni strategiche aprono prospettive fertili e molto favorevoli.
Nel quadro delle azioni positive va rimarcata la decisione del Consiglio Nazionale di portare alla discussione congressuale la costituzione del Coordinamento donne Fitel e quindi, anche formalmente, riconoscere la grande attività del Coordinamento stesso che in questi anni è stato tra le novità politiche più significative della nostra Federazione.
La gestione del Runts (Registro unico del Terzo settore) pone diverse problematiche che come Rete nazionale affrontiamo costantemente: uno dei nostri impegni è stato quello di proporre una soluzione alla possibilità dei Cral di iscriversi al Runts per non perdere i tanti benefici che ne derivano senza rinunciare alle proprie peculiarità.
Ebbene possiamo dire che, con l’approvazione da parte del Ministero del lavoro dello Statuto Cral Fitel Ets avvenuta sul finire dell’anno, abbiamo realizzato un ottimo lavoro.
Concludo sottolineando un riconoscimento a Fitel di livello istituzionale: siamo appena stati nominati per la prima volta, con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (n. 201 del 19.12.2024), componenti supplenti del Consiglio nazionale del Terzo settore. Utilizzeremo le prerogative di questo incarico partecipando alle discussioni che la normativa ci concede, cercando di affermare le nostre proposte e i nostri progetti che, partendo dalla rappresentanza dei Cral e delle Reti a noi aderenti, si concentrerà per dare voce e sostegno alle medie e piccole associazioni che dalle normative vigenti rischiano di essere fortemente danneggiate.
Raccomandando di leggere i tanti articoli interessanti di questo numero, auguro un anno da passare insieme realizzando quanto più possibile i nostri progetti e qualche bel sogno!
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di Giuseppe Spadaro
Presidente Fitel Nazionale